Solo il 4,5% delle offerte lavorative esplicita i vantaggi associati alla retribuzione, che in realtà spostano in modo decisivo l’ago della bilancia di chi cerca nuove opportunità.

L’azienda di Malo, che realizza masterbatch per l’industria plastica, è la prima ad aver aderito al nostro piano welfare sanitario esteso a dipendenti e familiari.

Vince a mani basse contro le ormai superate polizze classiche perchè fa bene subito e senza effetti collaterali. Tutelando dipendenti, imprenditore e familiari.

Si è concluso con successo il primo grande progetto di territorio per incentivare gli spostamenti green in azienda. Un modello che può diventare strumento prezioso proprio in ottica welfare.

Troppo spesso le ferie sono l’unica valvola di sfogo contro il burnout, ma al rientro è tutto come prima. Ecco perché in azienda è bene trovare una strategia che funziona “on demand”, grazie a un buon piano welfare.

Il welfare aziendale a portata di clic: sempre più imprese stanno spostando la gestione del piano benefit sullo strumento che lo “trasforma” in moneta contante.

L’azienda di Creazzo, specializzata nella progettazione e realizzazione di utensili su misura per l’industria, è la prima ad aver portato con Unipasetti il proprio welfare aziendale su Welbee, un vero e-commerce di servizi e prodotti dedicati ai dipendenti. Tutto questo facendo il pieno dei vantaggi fiscali previsti dalla legge per i fringe-benefit.

Tra scadenze, limiti e rimodulazioni dei fringe benefit riassumiamo brevemente cosa prevede quest’anno la normativa.

L’azienda meccanica di Arzignano, che si occupa di stampaggio ottone e pressofusione, cercava una misura in grado di coprire le necessità di salute di amministratori e familiari. L’ha trovata con Unipasetti Welfare, con un pacchetto completo di garanzie ad alto massimale, basso costo e interamente deducibili.