Si è concluso con successo il primo grande progetto di territorio per incentivare gli spostamenti green in azienda. Un modello che può diventare strumento prezioso proprio in ottica welfare.
Non è stato propriamente uno strumento di welfare aziendale, almeno non in senso stretto. Però ha funzionato eccome, nell’offrire incentivi ai lavoratori per muoversi in modo sostenibile e fare del bene a se stessi e all’ambiente.
Parliamo del progetto Bike To Work Valchiampo, (qui il sito ufficiale) che ha coinvolto fino allo scorso giugno le aziende di 9 comuni della vallata sostenendole nel riconoscere ai propri dipendenti contributi economici (da spendere nei negozi aderenti del territorio) se avessero scelto di spostarsi lungo il tragitto casa-lavoro con mezzi green come bicicletta, e-bike o monopattino.
Le persone interessate – residenti o dipendenti di aziende con sede in uno dei Comuni – dovevano soltanto scaricare l’app EcoAttivi e attivarla per il tracciamento quotidiano dello spostamento. Ogni chilometro percorso – sulla base del tragitto più breve – ha dato loro diritto a 20 ecopunti, per un valore di 0,25 euro, con la possibilità di accumulare fino a 200 punti al giorno e 40.000 punti all’anno, pari a 500 euro.
Bike to work Valchiampo, comuni aderenti e numeri
Il progetto sperimentale durato circa due anni si è concluso lo scorso 30 giugno, anche se le amministrazioni sono al lavoro per riproporre in modo strutturale da settembre con la collaborazione della provincia di Vicenza.
Dal lancio dell’iniziativa i numeri si sono rivelati in continuo crescendo. A pieno regime i Comuni aderenti sono stati:
- Comune di Arzignano
- Comune di Chiampo
- Comune di Creazzo
- Comune di Montebello Vicentino
- Comune di Montecchio Maggiore
- Comune di Montorso Vicentino
- Comune di San Pietro Mussolino
- Comune di Sovizzo
- Comune di Zermeghedo
A cui si è aggiunto il sostegno di Provincia di Vicenza, Università degli Studi di Padova e FIAB Vicenza Tuttinbici, oltre alle associazioni di categoria CNA Veneto Ovest, Confindustria Vicenza, Confcommercio Vicenza, Confartigianato Vicenza, Apindustria Confimi Vicenza e al Distretto Veneto della Pelle.
E il bilancio ha raggiunto in 24 mesi numeri decisamente da record. Oltre 320 i “pedalatori” iscritti in totale, 40 aziende coinvolte, 34mila i chilometri percorsi e 24mila euro buoni distribuiti e spesi a “chilometro zero”.
Mobility management, l’altro lato del welfare
Possiamo considerare questo progetto un successo per due motivi. Per i numeri decisamente sopra le aspettative, prima di tutto. Ma anche per la capacità di portare l’attenzione in modo concreto su un tema strettamente legato al benessere sul luogo di lavoro, ossia la mobilità.
Le aziende coinvolte sono state invitate a riflettere sull’importanza del cosiddetto mobility management aziendale. Cioè lo studio di strategie e pratiche da adottare per permettere ai dipendenti di spostarsi da e per l’azienda in modo efficiente, integrando eventualmente soluzioni di lavoro smart.
E hanno dovuto impegnarsi in prima linea:
- nominando un referente di progetto (Mobility Manager)
- promuovendo e rendendo più agevole l’utilizzo del mezzo green per percorrere il tragitto casa-lavoro (es. installando centraline di ricarica, parcheggi con rastrelliera, allestendo spogliatoi, sensibilizzando i dipendenti).
- redigendo il Piano degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) dei propri dipendenti.
Ed è proprio quest’ultimo, il Piano degli spostamenti, a rappresentare il vero ponte tra mobilità e piano welfare aziendale.
Un Pscl ben organizzato influisce infatti in modo diretto sul work-life balance delle risorse. Ridurre il tempo di spostamento vuol dire ridurre il tempo associato al lavoro, dando più spazio alla sfera personale e abbattendo i costi. Cosa che si traduce in meno stress e più qualità della vita per tutti.
Fai viaggiare il tuo welfare
Insomma, i risultati di Bike to Work Valchiampo – primo esperimento in questo territorio di mobilità sostenibile integrata al lavoro – ci confermano che proprio questa è la strada da seguire.
E cioè cominciare a guardare al welfare in modo sempre più ampio e di prospettiva. Sviluppando un piano che integri benefit e mobilità, con ricadute evidenti per i dipendenti, per il traffico e per l’ambiente.
Gli strumenti ci sono sono e sono sempre più innovativi, per permettere alle aziende di continuare a… pedalare senza fatica incontro al miglior futuro possibile per le proprie persone.