A meno di un anno dal lancio del primo piano di assistenza sanitaria integrativa, la maggiore telco del nordest fa l’upgrade in base ai feedback del personale, e con l’aiuto di Unipasetti porta le coperture uguali a quelle degli amministratori.
Più coperture per i servizi maggiormente richiesti, nuove garanzie a tutela delle condizioni di fragilità e procedure più snelle per ottenere contributi e rimborsi. Axera – oggi la maggiore telco del nordest con base in provincia di Vicenza – ha scelto di fare l’upgrade al proprio piano di welfare aziendale Axera People Care, lanciato meno di un anno fa con il supporto di Unipasetti Welfare.
Da quest’anno ognuna delle 160 persone all’interno dell’azienda può contare su un pacchetto di servizi sanitari su misura. La formula base della polizza Diamante proposta dai nostri consulenti è stata rielaborata e ampliata per offrire nuove opportunità a tutela del benessere sul luogo di lavoro.
E ad aver contribuito in modo deciso al progetto sono stati in qualche modo proprio i dipendenti. Il piano infatti è stato potenziato a partire dai riscontri arrivati dopo i primi mesi dal lancio di Axera People Care.
La fase sperimentale ha permesso di raccogliere moltissime informazioni sulle misure più richieste e apprezzate, e a partire da queste abbiamo rimodulato la proposta assieme all’azienda rendendo l’investimento più aderente all’effettivo bisogno dei suoi destinatari.
Il percorso condiviso si è concluso con la formazione dedicata ai dipendenti da parte del team Unipasetti Welfare, per illustrare i punti di forza del nuovo piano sanitario e le modalità di fruizione di servizi e rimborsi.
Axera People Care, dipendenti al centro
Matteo Pasetti, titolare Unipasetti Welfare
«Quello del welfare è un investimento che se coltivato nel tempo può dare davvero i frutti migliori. Axera ha fatto due volte la scelta giusta: perché ha puntato sulle coperture sanitarie, che hanno un valore anche sociale, oltre che economico; e perché ha attivato tramite noi un canale di ascolto diretto con i bisogni del personale, che ha permesso e continuerà a permettere di perfezionare la polizza di anno in anno, ottimizzando l’investimento e rendendolo realmente utile alle persone a cui è rivolto».
Una tutela completa
Il piano Axera People Care è studiato per coprire prestazioni di alta specializzazione come esami, visite specialistiche e accertamenti diagnostici.
La copertura è stata estesa anche ai casi di ricovero (compresi quelli senza intervento chirurgico) con aumento generalizzato di tutti i massimali per accertamenti, diarie, assistenza e vitto e alloggio di eventuali accompagnatori.
Rispetto al piano proposto fino allo scorso anno, l’azienda ha scelto di aumentare i massimali di copertura per le misure più richieste: il cambio lenti sale da 200 a 300 euro e le prestazioni di odontoiatria passano da 600 a 1500 euro, in questo caso con l’estensione anche alle prestazioni di ortodonzia. A proposito del dentista, la nuova formula prevede la possibilità di rivolgersi al proprio professionista di fiducia anche se non convenzionato.
Mantenuto e potenziato anche il fisioterapista, un’altra delle misure più apprezzate: in caso di infortunio e malattia sarà possibile ottenere una fino a 500 euro, anziché i 350 della precedente formulazione.
Un’ultima importante novità. L’azienda ha dimostrato una particolare sensibilità nei confronti della fragilità a situazioni imprevedibili nella vita, scegliendo di integrare una copertura per non autosufficienza (long-term care) che riconosce una rendita mensile vitalizia alla persona che si dovesse trovare in stato di necessità.
Amministratori e dipendenti sullo stesso piano
Enrico Cascioli – Amministratore AXERA
«Un messaggio importante per sottolineare come l’interesse al benessere sul luogo di lavoro sia davvero trasversale per Axera. Un’azienda è in salute quando lo sono prima di tutto le sue persone: sono loro infatti a contribuire al processo di crescita aziendale ciascuna con il proprio ruolo e la propria responsabilità. E la società ha voluto riconoscerlo con un impegno tangibile e universale, utile a preservare e rinforzare quel benessere come patrimonio per il lavoro ma soprattutto come valore per la vita».